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sabato 1 ottobre 2011

DALL’EOLICO SCONTI IN BOLLETTA PER BRUSOLI E DINTORNI? .............ANZI, CI SAREBBERO AUMENTI!

Tempo fa a Bruscoli era stata fatta circolare ad arte la voce che a Monterenzio (BO), grazie all’impianto eolico industriale di Casoni di Romagna, gli abitanti avessero uno sconto sulla bolletta elettrica. Questo per indurre i cittadini di Bruscoli a credere che anche per loro, con la realizzazione dell’impianto eolico, ci sarebbe stato uno sconto sull'elettricità.

In pratica dovete immaginarvi questa divertente scenetta: il presidente di AGSM telefona al presidente di Enel e gli chiede, visto che AGSM ha realizzato un impianto a Monterenzio, che Enel applichi uno sconto sulle bollette degli abitanti di quel paese. Voi lo credete possibile? Soprattutto, riuscite a trovare un motivo per cui Enel dovrebbe farlo?

Noi no! Infatti abbiamo verificato ed a Monterenzio pagano la bolletta come tutti gli altri italiani e cioè più salata rispetto agli abitanti degli altri Paesi europei. Grazie, purtroppo, anche agli incentivi versati all’industria dell’eolico.

Questo concetto viene ribadito da un recente articolo apparso su Libero dal titolo, inequivocabile: Torna la tassa sul vento – L’eolico in bolletta ci costerà caro” (articolo - 1^ parte) (articolo - 2^ parte).

In pratica e sintetizzando, il meccanismo degli incentivi all’industria dell’eolico è molto semplice: con una mano vengono riempite, con vari meccanismi, le tasche degli industriali del vento e con l’altra la stessa identica cifra viene presa agli italiani, non attraverso la fiscalità generale e/o con meccanismi chiari e trasparenti ma di soppiatto attraverso il sistema, volutamente oscuro ed impalpabile, dell’addebito di una delle voci della bolletta elettrica (una delle tante CIP).

Questo è uno dei motivi per cui gli italiani, non tutti ma sicuramente i privati e le piccole imprese, pagano salata l’energia elettrica. Le grandi imprese, loro si, hanno invece il potere contrattuale di spuntare tariffe scontate e molto vantaggiose.

Addirittura alcuni grossi imprenditori, bene rappresentati in Confindustria, da un lato in un'azienda pagano poco l’energia che consumano e, dall’altro, avendo creato ad hoc un'altra azienda che produce energia rinnovabile, la rivendono cara (grazie agli incentivi). 
Si realizza così, di nuovo, per pochi furbetti un altro miracolo italiano e per la maggioranza, l’ennesima miseria italiana.

Noi non siamo contrari a priori all’eolico industriale ma vediamo negli incentivi un elemento distorsivo (oltre che ingiusto visto che toglie ai più per dare a pochi) che induce a realizzare impianti anche dove c’è poco vento, come sopra Bruscoli.
Ribadiamo inoltre il nostro no a realizzarli sui crinali più alti, nei boschi, dove l’impatto con la fauna e l’avifauna è significativo e vicino alle case, come nei pressi di Bruscoli.

Bruscoli – San Benedetto val di Sambro, 1/10/2011