Erano presenti i rappresentanti di AGSM (proponente), il sindaco di Firenzuola, Scarpelli, alcuni assessori comunali ed una folta rappresentanza di cittadini, sia toscani che emiliani, interessando l'impianto sia i comuni di Firenzuola (FI) che di San Benedetto val di Sambro (BO).
(a lato una pala in scala reale di fianco al campanile di Bruscoli)
La presentazione del progetto da parte della proponente è stato molto vaga, lacunosa, le pagine proiettate erano praticamente illeggibili, i prospetti tecnici assolutamente incomprensibili per una persona comune e le simulazioni fotografiche mostravano una vista "innaturale" (non quella visibile dall'occhio umano) che sminuiva (volutamente) l'effetto delle pale sul paesaggio. Se ci si fosse dovuti fare un'idea del progetto in questa serata si sarebbe rimasti senza nulla in testa. Per la verità, si è avuta l'impressione che proprio questo fosse l'intendimento degli estensori.
Meno male che da sei mesi gli attivisti dei due comitati informano e documentano senza sosta la popolazione riguardo agli impatti che questo progetto avrebbe sul territorio di Bruscoli e sulle frazioni di Valserena e Pian di Balestra, in comune di San Benedetto val di Sambro.
Dal canto suo il sindaco Scarpelli ha dichiarato che, pur essendo l'amministrazione comunale favorevole, in linea generale, allo sviluppo dell'energia eolica, per ciascun progetto verrà fatta un'attenta valutazione, caso per caso e che sull'aspetto che riguarda la tutela della salute dei cittadini verrà posta una particolare attenzione.
Dal canto suo il sindaco Scarpelli ha dichiarato che, pur essendo l'amministrazione comunale favorevole, in linea generale, allo sviluppo dell'energia eolica, per ciascun progetto verrà fatta un'attenta valutazione, caso per caso e che sull'aspetto che riguarda la tutela della salute dei cittadini verrà posta una particolare attenzione.
Giunto il momento delle domande da parte del pubblico, per prima cosa è stata da noi rivolta la precisa richiesta, ad AGSM ed al Sindaco Scarpelli, di avere tutti i dati del vento ed i calcoli che hanno portato la proponente a scrivere che, per quell'impianto, ci sarebbero oltre 1.800 ore di vento equivalenti all'anno. Questo perché in nessun documento del progetto pubblicato sul sito della Regione Toscana questi elementi compaiono. Questo dato è il primo da cui partire per valutare se un progetto eolico è sostenibile dal punto di vista economico - finanziario e, successivamente, da quello ambientale. Se manca il vento (almeno 1.800 - 2.000 ore all'anno) è inutile parlare tutto il resto: impatto sulle foreste, sull'avifauna, sull'assetto idro-geologico del territorio, sulla salute delle persone, ecc. I dubbi riguardo ad un dato che si vorrebbe (da parte del proponente) che fosse preso come una verità rivelata ed incontrovertibile sono legittimi, perché si è potuto constatare che in altri casi nel progetto si indicassero 1.800 ore di vento ma che poi, dopo la realizzazione dell'impianto, la produzione effettiva si attestasse su valore di molto inferiori (anche del 50%).
A questa legittima richiesta l'AGSM ha risposto che non ci avrebbe forniti questi dati in quanto coperti dal segreto industriale.
Dire che una tale affermazione è "ridicola" e "pretestuosa" è essere benevoli e noi, naturalmente, non ci daremo per vinti e questi dati vogliamo verificarli. Anche perché con questa risposta i nostri dubbi riguardo alla presenza di vento sufficiente per giustificare un simile impianto sono aumentati considerevolmente.
A questa legittima richiesta l'AGSM ha risposto che non ci avrebbe forniti questi dati in quanto coperti dal segreto industriale.
Dire che una tale affermazione è "ridicola" e "pretestuosa" è essere benevoli e noi, naturalmente, non ci daremo per vinti e questi dati vogliamo verificarli. Anche perché con questa risposta i nostri dubbi riguardo alla presenza di vento sufficiente per giustificare un simile impianto sono aumentati considerevolmente.
Nel prosieguo della serata numerosissimi sono stati gli interventi e le domande del pubblico, in alcuni casi con toni molto accesi. Nessuno intervento è stato a favore del progetto.
La vicenda proseguirà ora nella sua sede istituzionale, gli uffici della Regione Toscana, dove i cittadini ed i due comitati faranno sentire le loro ragioni e gli Enti presenti in conferenza servizi esprimeranno i loro qualificati pareri.
Bruscoli - San Benedetto val di Sambro, 14/01/2012
